La vita frenetica ha cambiato radicalmente il modo di fare la spesa, gli acquisti non sono più giornalieri nelle “botteghe” sotto casa, ma vengono fatti settimanalmente o mensilmente nei supermercati e ipermercati. Questo diverso approccio alla spesa famigliare si riflette anche nella scelta degli alimenti, limitando l’approvvigionamento di prodotti freschi in favore di quelli a lunga conservazione, ricchi di additivi naturali (zucchero, sale, olio, aceto, alcol) o chimici. La lettera E in etichetta, seguita da un numero, indica la presenza di un additivo consentito nell’Unione Europea. Fanno parte degli additivi: conservanti, coloranti, antiossidanti, emulsionanti, addensanti e gelificanti, stabilizzanti, esaltatori di sapidità, acidificanti. Ognuno di essi ha una funzione diversa e viene utilizzato in base alle esigenze dei prodotti, per esempio si usa un addensante per rendere morbida una crema da spalmare o un acidificante per dare sapore acidulo.
L’approccio ad una spesa settimanale/mensile, prevede una particolare attenzione alla data di scadenza, ricordiamoci che il “consumare entro” stampato sull’etichetta, è tassativo! Oltre quella data, il prodotto non è più utilizzabile in sicurezza. È necessario tenerne conto soprattutto quando si cede alle offerte dei supermercati, che spesso riducono drasticamente i prezzi di prodotti che si avvicinano alla scadenza.
Discorso diverso per la dicitura: “consumare preferibilmente entro”, che riguarda in genere prodotti a vita lunga. Esso non implica il deteriorarsi dell’alimento una volta superato il termine, ma soltanto un peggioramento delle caratteristiche sensoriali.
Ricordiamoci sempre che le date di scadenza e durata valgono soltanto se la confezione è integra, per questo bisogna evitare le confezioni sporche, danneggiate o gonfie.
Le informazioni sulla durata, sugli additivi, sulle modalità di conservazione e sulla provenienza dell’alimento, le troviamo nell’etichetta, dalla quale deve partire sempre la scelta del prodotto.
L’etichetta nutrizionale rappresenta la carta d’identità del prodotto che il consumatore si appresta ad acquistare.
Le 5 regole fondamentali per comprendere l’etichetta dei prodotti confezionati sono:
Molte indicazioni alimentari sull’etichetta nutrizionale sono sinonimo di qualità del prodotto: generalmente un prodotto di qualità viene valorizzato elencando le sue proprietà nutrizionali e pubblicizzando la natura e l’origine dei suoi ingredienti.
Gli ingredienti sono indicati per ordine decrescente di quantità: pertanto controllando l’ordine di due prodotti simili possiamo capire quale sia qualitativamente migliore.
Controllare il peso netto dell’alimento: spesso il consumatore è tratto in inganno dalle dimensioni delle confezioni.
Controllare le kcal per 100g di prodotto: spesso le kcal sono calcolate per porzione e il consumatore confrontando due prodotti rischia di essere tratto in inganno.
Non lasciarsi ingannare dalle scritte promozionali riportate in confezione: non bisogna fidarsi della scritta “senza zucchero”, ma leggere attentamente le etichette. Se tra gli ingredienti compare una delle seguenti diciture: sciroppo di glucosio, fruttosio, maltosio, destrosio, amido di mais, l’alimento contiene indirettamente dello zucchero.
La nostra salute dipende da ciascuno di noi, da come ci informiamo sulle caratteristiche di un cibo, da come lo conserviamo, dalle modalità di preparazione, ma anche da cosa leggiamo quando lo scegliamo.
Comments