Gli ultimi anni sono stati protagonisti di una preoccupante disinformazione sul tema alimentare, in particolar modo nei confronti del latte vaccino. Le informazioni divulgate dai mass media o da internet, non essendo contestualizzate, invece di arricchire il bagaglio culturale della popolazione, non fanno altro che confondere e disinformare chi non possiede un’adeguata preparazione scientifica.
Da una parte abbiamo chi è a favore del consumo di latte in quanto alimento completo, utile sia durante la fase di crescita, che in età adulta per prevenire l’osteoporosi. Dall’altra, invece, chi sostiene che la progressiva e naturale riduzione dell’enzima lattasi nell’uomo, indispensabile per una corretta digestione del latte, implichi che dopo lo svezzamento il consumo di latte sia inutile e dannoso.
La conseguenza è un aumento del consumo di bevande di origine vegetale, anche da parte di chi non ha intolleranze al lattosio, privando così l’organismo di sostanze nutritive indispensabili.
Il latte è un prodotto molto importante nell’alimentazione quotidiana, è ricco di Calcio, Magnesio, Potassio, e risulta un alimento di cruciale importanza per il metabolismo delle nostre ossa.
La storia ci insegna che già i nostri antenati lo utilizzavano per la produzione di formaggi, permettendo così all’organismo di introdurre latticini di più facile conservazione. Una mutazione genetica casuale avvenuta nei nostri avi, ha comportato un vantaggio evolutivo che ha permesso all’uomo di nutrirsi di latte anche in età adulta.
Oggi sappiamo che nelle popolazioni in cui il latte è il simbolo di un’alimentazione sana e nutriente, la persistenza dell’enzima lattasi è più evidente, come ad esempio nelle popolazioni del Nord Europa. Pertanto se stimolato, l’enzima lattasi continua ad essere metabolizzato, permettendo la digestione del latte anche in soggetti adulti.
L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) dichiara che il latte non dovrebbe mai essere escluso dall’alimentazione ed essere consumato quotidianamente, ad eccezione degli individui che manifestano un’intolleranza al lattosio in seguito all’esecuzione di test ospedalieri specifici.
Vorrei quindi ricordarvi, che:
La salute deve essere basata sull’evidenza scientifica e non su opinioni!
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