Spesso durante le sedute in studio, mi viene chiesto di impostare delle diete iperproteiche, ma sono sempre un po’ restia nel farlo, questo perché la dieta iperproteica è una dieta sbilanciata.
Ma che cos’è una dieta iperproteica?
Con dieta iperproteica si indica un particolare regime alimentare caratterizzato da un maggior consumo di cibi contenenti proteine e grassi rispetto a quelli composti da carboidrati, sia semplici che complessi, il cui impiego è molto limitato.
Secondo le linee guida di una corretta alimentazione, elaborate dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), in un’alimentazione sana e bilanciata la percentuale di proteine deve aggirarsi intorno al 12-15% delle chilocalorie introdotte ogni giorno con il cibo. Il restante apporto dovrebbe derivare per lo più dai carboidrati (45-60%) e in secondo luogo dai grassi (25-35%). Nelle diete iperproteiche questa ripartizione viene modificata e le proteine consumate raggiungono percentuali più elevate.
Una dieta equilibrata è ad esempio la dieta mediterranea. Seguendo un regime di dieta mediterranea noi abbiamo un giusto apporto di carboidrati, un giusto apporto di proteine e un giusto apporto di lipidi, quindi i nostri grassi buoni.
Seguendo invece un regime iperproteico, cosa succede?
I carboidrati e i lipidi vengono messi da parte e finiamo per seguire un tipo di alimentazione che ha un apporto proteico molto elevato e questo può causare un sovraccarico a livello renale.
Quindi su un soggetto sano, sicuramente non si avranno delle evidenze dal punto di vista renale sul breve periodo, ma su soggetti con già delle patologie, sono delle diete che possono causare anche dei gravi problemi di salute.
Ecco il motivo per cui quando mi chiedete di fare una dieta iperproteica io sono sempre riluttante nel farla, ricordiamo che la dieta deve essere un’educazione alimentare.
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